terapia della coppia e della famiglia

L’idea alla base del mio approccio terapeutico è che allargando lo sguardo alla famiglia e ai legami importanti c’è la possibilità di trovare più spiegazioni a una sofferenza o a una crisi, e soprattutto più risorse per affrontarla.

E poi ci sono le sofferenze delle relazioni. A volte è difficile stare insieme.

Altre volte è difficile separarsi.


In tutti i casi in cui una sofferenza lega più persone e riguarda la loro relazione, la terapia congiunta della famiglia o della coppia può essere il modo più utile per affrontarla

A prescindere dell’orientamento teorico, vi è concordanza tra terapeuti e studiosi della coppia sul fatto che in qualunque relazione di lunga durata il conflitto sia un elemento inevitabile.   

La magica atmosfera della luna di miele svanisce quando la coppia si trova a prendere decisioni pratiche e relative a dove vivere e dove cercare lavoro, come amministrare il denaro, quali cibi mangiare e chi debba prepararli, quando fare visita ai parenti acquisiti, se e quando avere dei figli e, infine, se e quali esperienze sessuali sperimentare. Oggi, inoltre, le coppie devono negoziare attorno alla mutata natura dei ruoli di genere. 

È il modo in cui le coppie affrontano tali conflitti a determinare la qualità e la durata del loro rapporto.  Tendere ad evitare il conflitto, a “far finta di nulla, a “sopportare” per il quieto vivere, può mantenere la pace nel breve periodo, a scapito, però, di disfunzioni nel lungo termine.

Con il passare del tempo, di solito si sviluppano e cominciano a manifestarsi insoddisfazione e risentimento. Poiché i partner non litigano, a osservatori esterni possono sembrare una coppia perfetta, ma in mancanza di una reale apertura e comunicazione reciproca essi finiscono per estraniarsi emotivamente.

Ci sono, però, all’altro estremo situazioni in cui il litigio diventa l’unica modalità di comunicare, per cui non si arriva mai a una soluzione, a un punto di incontro e la coppia, sul lungo periodo, diventa prevalentemente fonte di malessere, di rabbia e di frustrazione, in cui entrambi sono aggressivi verbalmente.

Occorre conoscere cosa si nasconde dietro le nostre discussioni ripetitive e inefficaci, per trasformarle in momenti produttivi e di crescita della coppia che permettano di dire a se stessi e all’altro: “Stavolta è servito, qualcosa cambierà!”.    Nella vita a due:- litigate spesso per le solite, vecchie ragioni?- vi ritrovate alla fi ne spossati, arrabbiati e con la sensazione di non aver risolto nulla?  – vi accorgete che c’è “qualcosa” che non funziona, ma non capite cosa?
Forse è arrivato il momento di cambiare, il momento di smettere di farsi del male per ritrovare l’armonia con il partner. Non rientrano in questa categoria le coppie in cui uno dei due agisce violenza fisica o psicologica sull’altro.

In questo caso si tratterebbe di violenza domestica non trattabile con una terapia di coppia, ma con un percorso di presa in carico più ampio ed articolato denunciando i fatti al numero 1522     https://www.1522.eu/

Tra le coppie che cominciano una terapia per affrontare i problemi del loro rapporto, molte hanno anche dei figli.

Talvolta, i problemi che i genitori hanno con un figlio nascono dai conflitti all’interno della coppia; altre volte è il comportamento del figlio a creare una situazione di stress in una coppia altrimenti ben funzionante.

La linea di demarcazione tra terapia della coppia e terapia della famiglia è spesso sfumata, per cui si deciderà per l’uno per l’altro setting dopo un’attenta valutazione e analisi del problema presentato.